ANCHE I FORMICHIERI NEL LORO PICCOLO SONO GRANDI:  UN ANTEATER  ‘GENTLEMAN’   [TRE FORMICHIERI IN SWAP (SHANGHAI WILD ANIMAL PARK);  Microracconto  13]

ANCHE I FORMICHIERI NEL LORO PICCOLO SONO GRANDI:  UN ANTEATER  ‘GENTLEMAN’   [TRE FORMICHIERI IN SWAP (SHANGHAI WILD ANIMAL PARK);  Microracconto  13]

ANCHE I FORMICHIERI NEL LORO PICCOLO SONO GRANDI:  UN ANTEATER  ‘GENTLEMAN’   [TRE FORMICHIERI IN SWAP (SHANGHAI WILD ANIMAL PARK);  Microracconto  13]

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COVER

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DI WALTER GALASSO

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   SWAP: no, non è uno ‘strumento derivato’ nel pianeta finanza, né uno scambio in senso generale, ma l’acronimo di “Shanghai Wild Animal Park”, un importante parco nazionale della Cina. Gli ettari della sua estensione, 153, sono inferiori al numero di specie di animali, più di duecento. Esemplari provenienti da diverse latitudini e longitudini del globo terracqueo. Molte sono rare e/o a rischio, un dato che fa lievitare ulteriormente l’importanza -anche a livello di etica dell’animalismo- di questo zoo.
   Gli alfieri di questa nobile causa hanno dovuto lottare, per creare questo delizioso microcosmo di fauna, contro tanti ostacoli, un antagonismo più virulento del wrestling, ma il loro know-how di provetti ambientalisti e la loro passione green hanno esorcizzato ogni rischio di sconfitta: trionfo al primo round, apoteosi poco dopo il gong. E così da più di un quarto di secolo quest’area è meta di un dolce arrembaggio di visitatori, con i cuori poeticamente incendiati dalla rispettosa passione per le tante creature che popolano simpaticamente SWAP.
   Alcune di loro si producono pure in giocosi numeri in ‘Animal Performing Hall’, teatro di un divertente spettacolo che calamita molte attenzioni. Di questa peregrina dimensione ci sono fan così entusiasti da ritenerla il fiore all’occhiello della generale positività di questo parco. Mi permetto di essere d’accordo ma con un caveat.
   Senza nulla togliere alla bellezza della suddetta Hall, è sempre possibile, così fra (questi) animali come fra gli esseri umani, che ancora più affascinante di una tecnica prodezza sotto la luce dei riflettori sia un comportamento non baciato dalle luci della ribalta, alieno dal proscenio e da un ufficiale protagonismo, eppur straordinario. I protagonisti di questo articolo sono una prova a tre dimensioni -anche nel senso che sono proprio 3- di tale idea.
   In uno spazio dedicato, lungi da ogni vanitoso piedistallo, incanta le stelle una tenerissima famigliuola di formichieri. Il marito è il più lungo, ma si guarda bene dal fare il maschio alfa, egli essendo un gentleman d’altri tempi. Da escludere a priori che possa voler comandare a bacchetta nel ménage con la sua compagna e la diletta prole, solo perché lui è il più grosso e il più forte fisicamente. Sa bene che, essendo vicino a una formichiera, femmina, e a un marmocchio, piccolino, deve trattare moglie e figlio come esseri molto più importanti di sé: ragiona, appunto, come un soggetto di cultura, non come un tamarro maledetto e trash.
   Si limita solo, se intuisca che ne abbia facoltà alla luce dell’aria che tira, a dar loro qualche suggerimento, per movimentare il milieu, per iniettare linfa di brio nella routine della solita solfa. Oggi, per esempio, si rende conto che, quantunque la situazione generale non sia in fondo un esempio del concetto denominato ‘Noia’, è d’uopo una bella botta di vita. E allora propone una rilassante promenade: ottima idea!, progetto approvato per acclamazione e all’unanimità. In un’ora di morbida dodici passi saranno un salubre toccasana.
   Il formichiere, però, vola alto. Parte dal presupposto che, se camminare è bello, essere trasportati come una regina e un principino è bellissimo, e nella trasformazione di un aggettivo nel superlativo lo score del divertissement s’impenna. Decide dunque, come un gran signore, di esonerare il resto della famiglia da ogni fatica. La sua dolce metà facendo salire sulla sua schiena il dolcissimo bebè, il formichiere senior, noblesse oblige, avverte il dovere di portare in trionfo lei e lui, ospitando il resto della società su se stesso.
   Una scena meravigliosa. Chapeau! Ancora una volta il mondo degli animali ha tanto da insegnare a certi uomini non all’altezza della sua squisita grazia. Anche i formichieri, nel loro piccolo, sono grandi.

Walter Galasso