*
COVER
*
*
*
DI WALTER GALASSO
Gli è tutto sbagliato, l’è quasi tutto da rifare. Un manto di cemento freschissimo, spalmato poco fa da un trio di operai, come suolo d’una specie di breve galleria, incassata in un edificio. Se sulla tenera superficie, che abbisogna di solidificarsi in un sufficiente arco cronologico di non uso, qualche persona metta un piede, lascia un’orma a tre dimensioni, sorella di un incipiente cratere. Non esiste questa persona? No, esiste. È una simpatica, anarchica, un po’ trasandata signora, che, fra tutte le piste su cui adesso può camminare, sceglie proprio la fragile carreggiata del tunnel, e, va da sé, inizia a rovinare parzialmente il lavoro dianzi ultimato. Una busta della spesa in una mano, libertaria disinvoltura nella mente, le gambe che ogni tanto fanno giacomo giacomo e, intorno al piede destro, un’ingombrante e strana appendice, che rende la sua invasione ancora più dannosa. Dai tre operai, assolutamente muti, in signorile attesa che lei ultimi la sua traversata, emanano rai d’una luce che si chiama Rispetto: edificante Rispetto per una Donna. Dovranno ripetere una parte dell’operazione che credevano già coronata da un soddisfacente ‘The End’, ma rinunciano a ogni tipo di protesta e/o di nervoso ‘diktat’, e abdicano pure con animo sereno ai loro diritti. Sono evidentemente consci del fatto che, interagendo con una persona del gentil sesso, hic et nunc essi, diritti in teoria, nella pratica devono trasformarsi tout court nel dovere di lasciarla fare. Gentlemen: chapeau, tanto di cappello, semplice esempio di complessa gloria, vanto di un cervello bello.
Walter Galasso