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COVER
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DI GABRIELE BOCCIA
Non ho parlato quando avrei dovuto,
son stato chiamato e non ho risposto.
No, avevo le parole giuste, ma
non le ho volute dire.
Non posso cambiare il mondo,
non permetterò che cambi me.
Addio fuga, sceglierti mai più:
è per codardia che ci tolgono la voce.
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Poesia scritta, come molte, la sera del 28 marzo in preda a uno sfogo della furia accumulata nella giornata: a scuola avevamo partecipato ad un incontro con due storici italiani per quel che riguardava la lotta partigiana e il governo fascista. Non avrei avuto nulla da ridire sull’evento se poi il discorso non avesse violentemente virato verso un’aggressiva propaganda politica che mi infastidì alquanto. Non voglio entrare nel vivo della questione, ma essenzialmente hanno cominciato una serie di invettive contro i cristiani, e la religione in genere, denigrando e tra l’altro stabilendo quali lavori un religioso possa fare e quali no.
Personalmente penso che l’attitudine di questi due storici, che avevano precedentemente criticato il governo “monodimensionale” di stampo totalitario, per poi cercare di imporre la loro unica opinione su un gruppo di ragazzi, sia notevolmente a-professionale.
Gabriele Boccia
Bravissimo Gabriele ❤️